I Sindaci dei Comuni coinvolti dallo stato di crisi dello stabilimento “IdealStandard” di Orcenico Inferiore di Zoppola,
constata la recrudescenza della crisi che interessa lo stabilimento di Orcenico Inferiore di “Ideal Standard Italia s.r.l.”, proprietà del fondo di investimenti speculativi “Bain Capital L.L.C.”;
rilevato che la situazione appare oggi notevolmente aggravata rispetto al primo manifestarsi della crisi due anni or sono, in quanto a una oggettiva, fortissima contrazione dei volumi produttivi, di per sé molto preoccupante, si aggiungono le notevoli perplessità sulla politiche commerciali e della logistica attuate dalla compagnia italiana del gruppo che, oltre allo stabilimento di Orcenico Inferiore, riguarda anche quelli di Trichiana (BL) e di Roccasecca (FR) e la piattaforma logistica di Bassano Bresciano;
considerato che lo stabilimento locale, che con gli attuali 450 dipendenti rappresenta la seconda realtà industriale del Pordenonese in termini occupazionali, ha subito pesanti ridimensionamenti negli anni scorsi ed è stato progressivamente svuotato delle lavorazioni più qualificate;
considerato inoltre che i lavoratori hanno esaurito i primi due anni di contratto di solidarietà, mentre gli investimenti sono scesi a livelli insignificanti e gli obiettivi del piano industriale risultano largamente disattesi, anche in conseguenza di scelte produttive e commerciali che non escludono la liquidazione delle unità produttive superstiti in Italia, compresa quella di Orcenico Inferiore;
paventano una ulteriore perdita di capacità produttiva e di occupati con comprovate esperienza e professionalità in una situazione di crisi generalizzata della produzione e dell’occupazione, con il rischio di ulteriori gravi ricadute economiche e sociali sul territorio;
esprimono la propria vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di “Ideal Standard Italia”, che vedono i loro posti di lavoro a rischio;
affermano che la salvaguardia dei livelli occupazionali nel territorio è un elemento strategico fondamentale per ogni prospettiva di rilancio degli attuali siti produttivi;
rimarcano che la crisi in atto va governata attraverso processi condivisi con il metodo della concertazione fra istituzioni, azienda, organizzazioni imprenditoriali e sindacali;
prendono atto delle iniziative già intraprese per sensibilizzare le Amministrazioni provinciale e regionale, il Governo nazionale e il Parlamento dell’Unione Europea, anche al fine di coinvolgere nella trattativa la direzione europea del gruppo “Ideal Standard”, evitare una controproducente “guerra fra poveri” per la salvaguardia dei singoli stabilimenti in Italia e verificare fino in fondo le possibilità del mantenimento della produzione nel nostro Paese sulla base di un nuovo piano industriale.
Tutto ciò premesso,
impegnano le rispettive Amministrazioni a fare tutto quanto rientra nelle loro competenze e capacità per prevenire ulteriori evoluzioni negative della situazione di crisi e per sostenere economicamente i lavoratori e le loro famiglie;
invitano le istituzioni provinciale e regionale a esplicare tempestivamente i provvedimenti di loro competenza e a dare luogo a una concertazione permanente che coinvolga il Parlamento, il Governo, i Comuni, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali per il monitoraggio, la gestione e il superamento della situazione di crisi.
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