In città le 15 province a più alto tasso manifatturiero.
Al Governo proposto un patto per salvare le aziende
Industriali a raduno
«Non rinunceremo alle nostre fabbriche»
Una due giorni per proporre strategia per uscire dalla crisi. Questo il secondo degli stati generali del manifatturiero che il club dei 15 di Unindustria terrà martedì e mercoledì in città. Pordenone è stata scelta non a caso, perché è una provincia che, in queste settimane, sta toccando con mano il rischio della scomparsa del manifatturiero con l’annunciata chiusura dell’Ideal Standard, le nubi fosche su Electrolux e le conseguenze pesanti sull’indotto. Il club dei 15 di Confindustria riunisce le province italiane con il più alto tasso di industrializzazione e a vocazione manifatturiera (Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Vicenza, Treviso, Belluno, Modena, Monza e Brianza, Reggio Emilia, Prato, Ancona e Mantova). Un tavolo istituito nel 2003 e attualmente presieduto da Alberto Ribolla, leader di Confindustria Lombardia. «Uno dei punti che discuteremo – sottolinea il presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti – è il futuro del settore manifatturiero al nord. Faremo una riflessione per capire quali siano le condizioni del sistema manifatturiero italiano e quali le strategie per rendere competitivo il territorio. È un appuntamento molto importante». Al tavolo dei lavori ci saranno i presidenti e i direttori di Confindustria aderenti che si riuniranno per due giorni al Polo Tecnologico («Altra scelta che non è stata fatta a caso» rileva Agrusti). Martedì sera il nuovo presidente di Confindustria regionale, Giuseppe Bono, nella sua prima uscita ufficiale in questa veste, incontrerà i partecipanti del club. Da elaborare strategie per la competitività dei territori, messa in seria crisi dai Paesi a basso costo delle produzioni. Richieste che, per certi versi, saranno quelle che il mondo industriale presenta ormai da anni alla politica tra cui l’abbassamento della pressione fiscale e la riduzione del cuneo fiscale, ritenendo insufficiente quanto previsto dal disegno di legge di stabilità. Gli industriali chiedono più coraggio nell’indicazione delle priorità.
PER MERCOLEDI IN OCCASIONE DELL’INCONTRO SINDACALE DOBBIAMO DIMOSTRARE A TUTTI CHE ANCHE IN FRIULI SIAMO IN GRADO DI ORGANIZZARE DELLE CALOROSE ACCOGLIENZE A CHI VIENE DA ALTRI LUOGHI E QUINDI SAREBBE BENE CHE CI ORGANIZZASSIMO CON TAMBURI BIDONI TROMBETTE FISCHIETTI ECC. PER FESTEGGIARE L’ARRIVO DEI DUE OSPITI D’ONORE. FORZA COMPAGNI PREPARIAMO TUTTI UNA BELLA ACCOGLIENZA!!!
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.
domani PORTA A PORTA davanti ideal standard.
ho scritto a la7 – tg5 – ballarò – anno zero.