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Messa del RingraziamentoChe il Signore aiuti chi ha non più il lavoro a non perdere la speranza»: è il versetto dei Salmi, risuonato nel Duomo San Marco ieri, a Pordenone, durante la messa per la Giornata del Ringraziamento di Coldiretti celebrata dal vescovo Giuseppe Pellegrini. Una risposta ai lavoratori dell’Ideal Standard che sul sagrato erano accanto allo striscione che ne racconta la lotta per l’occupazione sotto «nubi scure, l’unica cosa che vediamo». Una cinquantina i lavoratori di Orcenico poi abbracciate dal Vescovo al termine della messa e invitate giovedì, alle 19, alla preghiera nella parrocchia del Cristo Re dedicata al loro caso. La messa – in diretta su RaiUno – è diventata così l’amplificatore di un messaggio a tutto il Paese. L’occasione per rendere visibile il disagio del territorio pordenonese: una provincia «attraversata dalla crisi del tessuto produttivo», in un momento difficile in cui «è venuto a mancare il lavoro dei grandi comparti industriali». È ferma la voce del Vescovo nel rivolgersi ai fedeli assiepati il Duomo: «La terra e i suoi prodotti vanno ascoltati, come la parola di Dio offerta a ciascuno di noi. E i prodotti della terra ci gridano di una 

ilgazzettino10-11-2013

burocrazia lenta e impacciata, di un credito non concesso, di leggi non sempre all’altezza, di uno sfruttamento che non tiene conto della dignità delle persone e di tutti i lavoratori che lavorano la terra compresi quelli immigrati e di coloro il lavoro l’hanno perso». Ad ascoltarlo, gli agricoltori (di Coldiretti, Acli Terra, Fai Cisl, FederAri, Ugc Cisl) «i custodi della creazione, dell’altro e dell’ambiente». Ma anche lavoratori in mobilità e famiglie che la crisi economica «e la fatica del momento» la stanno vivendo sulla propria pelle come gli operai Ideal Standard, con il berrettino blu e la scritta bianca dell’azienda. Quattro sono stati fatti sedere in seconda fila davanti all’altare: Gabriella Cesco, Manuela Del Col, Emilio Zilli e Giuseppe Bianchini il lavoratore che del dramma di Orcenico ha parlato a papa Francesco. Altri sono spari in chiesa; altri ancora sul sagrato, dove si sono fermati a salutarli Sergio Bolzonello (vicepresidente della Regione) e Michelangelo Agrusti (presidente Unindustria), «un segno che abbiamo apprezzato. Sono rimasti le nostre speranze in questo momento – confidano i lavoratori – i nostri “rampin”».