Orcenico, 02 Aprile 2014

 

Comunicato sindacale

 Restiamo sconcertati e profondamente delusi nell’apprendere, attraverso organi di stampa, di manovre che avvengono sottotraccia senza il coinvolgimento dei lavoratori e all’oscuro di tutti.

 Ci chiediamo come mai, nell’incontro svoltosi ieri 1 aprile  presso il Mi.S.E., alla presenza del viceministro De Vincenti, a discutere del futuro di Ideal Standard, ci fosse unicamente Unindustria di Pordenone e l’onorevole Sonego.

Risulta a noi ancor più grave dover constatare che al Mi.S.E., come sostengono le Segreterie Nazionali informate dal  Dott. Castano, è previsto per giovedì un incontro richiesto da Unindustria di Pordenone con la Lega delle Cooperative, per discutere di cosa? Di quale progetto? Di quale assetto societario?

Senza nulla togliere all’autorevolezza dei soggetti, ci chiediamo come mai le Organizzazioni Sindacali e la regione Friuli Venezia Giulia non siano state invitate ai tavoli. Per i lavoratori, la Regione ed il Sindacato restano il punto di riferimento e nel caso di specie, la Regione F.V.G. resta l’unica  cabina di regia che sulla vertenza Ideal Standard ha titolo a rappresentare tutti e riteniamo che nessuno possa sostituirsi ad essa.

Con queste operazioni, le cui modalità non sono da noi condivise, si rischia di vanificare  il lungo lavoro svolto dai lavoratori nel creare una coesione di tutti i soggetti espressione del territorio. Chiediamo quindi a tutti un più alto senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori perché si esca da queste logiche individualistiche e di basso provincialismo in quanto lesive degli interessi delle 450 famiglie dei lavoratori.

Ideal-standard non è e non può essere la prerogativa per la costituzione di palcoscenici dove avventurieri di giornata mettono in scena operazioni mediatiche come nel caso della fantomatica cordata Boccalon.

A Unindustria diciamo di uscire da questa logica omertosa e di mettere sul tavolo in modo chiaro e trasparente eventuali  e concrete soluzioni senza alimentare false aspettative o altrimenti taccia!

Non ci arroghiamo il diritto di insegnare nulla a nessuno, ma un ipotesi seria va discussa e costruita con il coinvolgimento ed il contributo di tutti, a cominciare dai lavoratori e non calata dall’alto, sapendo che dopo il bluff Boccalon non faremo più sconti a nessuno!

Alla Regione i lavoratori chiedono urgentemente di riprendere in mano il bandolo della matassa e quindi restiamo in attesa di essere convocati come da richiesta già formalizzata per ragionare sulle possibili prospettive di mantenimento del sito di Orcenico.

E’ finito il tempo degli applausi e delle passerelle pre-elettorali, e giunto il tempo di assumersi le responsabilità e gli impegni solenni assunti nelle assemblee alla presenza di 450 lavoratori.

 

RSU Ideal Standard

ORCENICO