PORDENONE. Venti milioni di euro. Tanto è costata, nell’ultimo anno, la scelta di Ideal Standard di mantenere lo stabilimento di Orcenico per consentire l’individuazione di una soluzione che avesse le minori ricadute possibili sul territorio, a livello sociale.  Il gruppo non ha mai negato di volere chiudere il sito friulano, tant’è che l’intenzione era stata messa nero su bianco nel piano industriale del 17 luglio 2013, ma al contempo «non si è mai sottratto ai confronti coi soggetti coinvolti nella vertenza».  Una trattativa lunga e che non s’è ancora conclusa. «Se non ci fosse interessato individuare una soluzione – hanno dichiarato i vertici aziendali –, per quanto possibile comune e condivisa, che minimizzasse l’impatto sociale, non avremmo speso 20 milioni di euro in un anno. Se il futuro dei 399 lavoratori e delle loro famiglie non ci fosse stato a cuore, avremmo chiuso i battenti del sito di Orcenico a ottobre».(clicca per leggere tutto)

PORDENONE. Venti milioni di euro. Tanto è costata, nell’ultimo anno, la scelta di Ideal Standard di mantenere lo stabilimento di Orcenico per consentire l’individuazione di una soluzione che avesse le minori ricadute possibili sul territorio, a livello sociale. Il gruppo non ha mai negato di volere chiudere il sito friulano, tant’è che l’intenzione era stata messa nero su bianco nel piano industriale del 17 luglio 2013, ma al contempo «non si è mai sottratto ai confronti coi soggetti coinvolti nella vertenza». Una trattativa lunga e che non s’è ancora conclusa. «Se non ci fosse interessato individuare una soluzione – hanno dichiarato i vertici aziendali –, per quanto possibile comune e condivisa, che minimizzasse l’impatto sociale, non avremmo speso 20 milioni di euro in un anno. Se il futuro dei 399 lavoratori e delle loro famiglie non ci fosse stato a cuore, avremmo chiuso i battenti del sito di Orcenico a ottobre».

CLICCA PER LEGGERE TUTTO