ARTICOLO TRATTO DA REPUBBLICA.IT
ROMA – Glaciale, come sa esserlo solo il linguaggio burocratico: “Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, preso atto dell’impossibilità di addivenire ad un’intesa condivisa tra le parti, dichiara conclusa con mancato accordo la procedura di cui al DPR 218/2000”. Detto altrimenti: una nota che significa la messa in mobilità per 398 addetti dello stabilimento di Orcenico, provincia di Pordenone, della Ideal Standard. Nessuna proroga della Cassa integrazione, con l’azienda che, praticamente, ha già fatto partire tutte le lettere di licenziamento.
L’azienda e i sindacati. Eppure, l’intesa sembrava possibile. Ma sfuma l’ipotesi che la neocostituita cooperativa ceramiche Ideal Scala possa subentrare nella gestione dello stabilimento di Orcenico alla Ideal Standard. E se l’azienda esprime “estremo rammarico” per la decisione che ha “dovuto prendere”, di segno opposto le dichiarazioni dei sindacati. Che commentano: un “atto gravissimo ed irresponsabile” da parte dell’azienda americana, “uno schiaffo alle istituzioni, alla politica e al territorio”. E la risposta possibile è solo una: “mobilitazione di massa e presidio permanente”, come annuncia Franco Rizzo, segretario Chimici della Cisl Fvg. Per il sindacato, “l’azienda è stata indisponibile alla richiesta del Ministero per un tavolo di confronto il 7 novembre sulla reindustrializzazione del sito e ha richiesto la disponibilità a smontare subito gli impianti. Scelta insostenibile”.
Le critiche della Regione Friuli. Anche la reazione della Regione Friuli Venezia Giulia, che si è spesa molto nella vertenza, è durissima: “L’azienda si assume una forte responsabilità negativa per il futuro dell’area, e per la tenuta del tessuto sociale già fortemente in difficoltà”, dice l’assessore al Lavoro Loredana Panariti. Che, però, lascia intravedere uno spiraglio: “Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, con Il Mise e la regione, si adopereranno comunque per il buon esito della vicenda industriale proseguendo il confronto tra le parti in ordine ad un’ipotesi condivisa del percorso di reindustrializzazione del sito di Orcenico”.
L’impegno del ministero. La trattativa sembrava praticamente conclusa fino a pochi giorni fa. Lo stesso viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenendo a Udine il 31 ottobre, aveva espresso parole rassicuranti non solo di generico “appoggio ai lavoratori di Ideal Standard”, indicando “strumenti di supporto” come “l’internazionalizzazione, intercettando flussi di investimenti esteri”
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