Category: OPINIONI
Ciao a tutti,
GRAZIE!
Avete dimostrato un profondo senso di responsabilità, ma soprattutto una forte convinzione che il sito può essere rilanciato perchè certi delle professionalità presenti che non posso essere disperse.
Ideal Standard prenda lezione da voi. Ora non ha più pretesti e ceda l’azienda.
Ceramiche IDEALSCALA è una risorsa preziosissima che Ideal Standard dovrebbe cogliere per dare una soluzione a una vertenza complicata e dai risvolti sociali ed economici pesanti.
Noi continueremo in trincea a sostenere e promuovere il rilancio e lo sviluppo per un futuro convinti come siamo che il territorio continuerà a lavorare coeso.
Francesca
L’accordo siglato al Mi.S.E. è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni, sia quando fa riferimento alla procedura di mobilità, stabilendo il criterio di ” non opposizione”, sia quando interviene definendo le modalità per la cassa in deroga, sia quando individua gli impegni in capo a Ideal Standard su come favorire BPI e trovare soluzioni occupazionali per i lavoratori del sito.
Ma l’accordo, chiaro nel suo impianto complessivo, non pare altrettanto chiaro per Ideal Standard che, dopo averlo sottoscritto, cerca di reinterpretarlo in modo unilaterale con l’intento di minare alle fondamenta la tenuta dell’intesa. Aver sospeso i rapporti con BPI, con l’illusione di condizionare la trattativa in corso con il sindacato, è un atto gravissimo e scorretto. Un comportamento assurdo aggravato dalla pretesa di voler financo stabilire in modo del tutto arbitrario, e con la minaccia di far saltare l’accordo, i termini entro i quali imporre la chiusura della procedura di mobilità. Termini, peraltro, che non trovano alcun riscontro nell’intesa concordata al MiSE. Così come risulta sbagliato e pericoloso il tentativo aziendale di sostituire gli incontri ufficiali con inutili scorciatoie mediatiche.
Insomma, siamo in presenza di un ulteriore colpo di scena che si somma a quello, non meno grave, di quando la direzione abbandonò il tavolo ministeriale. Una operazione quindi sbagliata nel metodo perché acuisce il conflitto e la tensione, una forzatura inaccettabile e inopportuna poiché la direzione poteva convocare il sindacato, che peraltro aveva già richiesto un incontro prima, così da comunicare in quella sede la propria eventuale posizione.
Insomma, siamo di fronte alla solita azienda inaffidabile, concentrata unicamente su come licenziare i propri dipendenti dando la netta sensazione di considerare poco gli altri punti che interessano l’intesa. L’accordo siglato al Mi.S.E. sta dentro un quadro di reciproche convenienze che garantiscono certezze per tutti i soggetti firmatari: il sindacato ne rivendica la totale applicazione, perché questa rappresenta il punto di equilibrio di una trattativa lunga e sofferta.
Confermiamo quindi l’accordo, così come confermiamo il diritto dei lavoratori a pretendere che lo stesso sia rispettato in tutte le sue parti. Riteniamo altresì che sia possibile raggiungere un accordo, anche prima dei tempi previsti dall’azienda, purché il management si convinca di sedersi al tavolo con l’idea di discutere seriamente di tutti i punti dell’intesa, non solo di quelli che interessano la propria parte.
Se poi l’azienda, a distanza di soli 10 giorni dalla firma, ha cambiato idea, forse è il caso che lo dica con chiarezza e non cerchi inutili e ridicoli pretesti. D’altra parte non sarebbe la prima volta che si prende gioco dei lavoratori, del sindacato e delle istituzioni.
Se invece è intenzionata a confrontarsi e a discutere seriamente allora bisogna che eviti di nascondersi dietro le seconde linee; eviti ulteriori perdite di tempo e risponda, tempestivamente, alla richiesta d’incontro avanzata giorni fa dal sindacato: le trattative non si fanno per corrispondenza.
Le trattative si fanno confrontandosi nel merito e mettendoci la faccia, ciascuno per le responsabilità che rappresenta.
Franco Rizzo
Come ex dipendente ed ex rappresentante sindacale della FEMCA/CISL, vorrei anzitutto esprimere la mia sincera solidarietà a quei colleghi che stanno vivendo un periodo a dir poco terribile della loro vita. E’ superfluo augurarsi che tutto si risolva nel migliore dei modi, però bisogna essere obiettivi e non illudere più di tanto le persone coinvolte. Il settore dei sanitari è in crisi da diversi anni, condizionato dal crollo dell’edilizia, quindi queste multinazionali sono sempre più alla ricerca di mercati che offrono mano d’opera a costi bassinonchè tassazioni altrettanto allettanti. Alla luce di tutto questo mi sembra difficile essere ottimisti. L’impossibilità e il dispiacere di non essere di aiuto mi suggerisce di ripetere una frase che che mi ha forgiato e fortificato durante dei momenti bui di questi anni e che dice: “Chi resiste e persiste, raggiunge e conquista”.
Auguri di vero cuore e un in bocca al lupo da chi non ha dimenticato dieci anni trascorsi, nel bene e nel male, all’ Ideal Standard.
Vittorio Venier
Ciao a tutti,
ne abbiamo fatta di strada e ancora ne faremo insieme…
Abbiamo navigato acque calme piene di speranza, ma anche mari burrascosi che con coraggio e determinazione siamo riusciti tutti insieme a superare.
Vi auguro di essere come i fari, quelle anime solitarie costruite su scogli in mezzo al mare, che non temono né le onde né il vento e nelle notti la loro luce avverte tutti i naviganti. Quante storie potrebbero raccontare: storie di tempeste che li squassavano alle fondamenta, di salvataggi, di naufragi e perché no, anche di fantasmi e di amori.
Ma la storia più bella la racconta la loro luce, nella notte, quando si vede il fascio luminoso lambire il mare: lì c’è il porto, la salvezza o un pericolo da evitare.
Vi auguro per il nuovo anno di saper raccontare la vostra storia di luce, con un sorriso tra le labbra.
Vi auguro di non perdere la speranza e la volontà di essere un faro per chi vi avvicina.
Le cose possono cambiare e insieme ce la faremo.
Buon 2014
Francesca
Volevo ringraziarvi uno ad uno,
Oggi mi avete davvero emozionato
Grazie per la splendida sorpresa che mi avete fatto.
Grazie per l’umanità che mi fate sempre respirare quando entro in azienda.
Grazie per tutto quello che state facendo.
Domani sarà un’altra giornata
Porterò con me il super portafortuna che mi avete regalato:-), nel cuore i vostri occhi e la speranza per la buona notizia di oggi.
Un super in bocca al lupo!!!
Grazie di tutto
Francesca
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