Rassegna stampa 10/07/2014 (2)

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Stiamo rientrando da Roma. Oggi abbiamo chiesto a Ideal Standard la possibilità di garantire un futuro ai lavoratori e a un territorio che ingiustamente viene messo in ginocchio da decisioni assunte da irresponsabili.

Hanno tradito anche questa disponibilità ‘ sottoscritta il 22 maggio presso il ministero del governo italiano comunicando di non voler più  cedere lo stabilimento e gli impianti come invece avevano dichiarato.

Il territorio di Zoppola deve ospitare una cattedrale nel deserto?

Credo che Ideal Standard dovrebbe lasciare al territorio e ai lavoratori almeno lo stabilimento e gli impianti come risarcimento per i gravi danni che hanno provocato.

Vogliamo solo guardare al futuro con dignità e rispetto per i lavoratori e le future generazioni.

 

Francesca Papais
Sindaco di Zoppola

IL GAZZETTINO 10/07/2014

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Rassegna stampa 10/07/2014

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COMUNICATI RSU 09/07/2014

SCIOPERO ROMA

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ILFRIULI.IT 08/07/2014

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AGENPARL 07/07/2014

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Messaggero Veneto 07/07/2014

PORDENONE. Venti milioni di euro. Tanto è costata, nell’ultimo anno, la scelta di Ideal Standard di mantenere lo stabilimento di Orcenico per consentire l’individuazione di una soluzione che avesse le minori ricadute possibili sul territorio, a livello sociale.  Il gruppo non ha mai negato di volere chiudere il sito friulano, tant’è che l’intenzione era stata messa nero su bianco nel piano industriale del 17 luglio 2013, ma al contempo «non si è mai sottratto ai confronti coi soggetti coinvolti nella vertenza».  Una trattativa lunga e che non s’è ancora conclusa. «Se non ci fosse interessato individuare una soluzione – hanno dichiarato i vertici aziendali –, per quanto possibile comune e condivisa, che minimizzasse l’impatto sociale, non avremmo speso 20 milioni di euro in un anno. Se il futuro dei 399 lavoratori e delle loro famiglie non ci fosse stato a cuore, avremmo chiuso i battenti del sito di Orcenico a ottobre».(clicca per leggere tutto)

PORDENONE. Venti milioni di euro. Tanto è costata, nell’ultimo anno, la scelta di Ideal Standard di mantenere lo stabilimento di Orcenico per consentire l’individuazione di una soluzione che avesse le minori ricadute possibili sul territorio, a livello sociale. Il gruppo non ha mai negato di volere chiudere il sito friulano, tant’è che l’intenzione era stata messa nero su bianco nel piano industriale del 17 luglio 2013, ma al contempo «non si è mai sottratto ai confronti coi soggetti coinvolti nella vertenza». Una trattativa lunga e che non s’è ancora conclusa. «Se non ci fosse interessato individuare una soluzione – hanno dichiarato i vertici aziendali –, per quanto possibile comune e condivisa, che minimizzasse l’impatto sociale, non avremmo speso 20 milioni di euro in un anno. Se il futuro dei 399 lavoratori e delle loro famiglie non ci fosse stato a cuore, avremmo chiuso i battenti del sito di Orcenico a ottobre».

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