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Ancora una volta l’azienda ha tentato di prendersi gioco dei lavoratori e delle istituzioni dichiarando, dopo oltre sei mesi dall’impegno assunto al MiSE, di non avere ancora un progetto industriale in grado di traguardare il prossimo biennio.
Ancora una volta abbiamo assistito all’inutile rappresentazione di slides che si ripetono e si riciclano da 4 anni a questa parte, con l’aggravante, questa volta, di far palesare il sospetto della possibile chiusura di uno stabilimento.
Questa volta però le reazioni del sindacato e delle istituzioni, in modo particolare del sen. Sonego, dell’on. Zanin e del vicepresidente Bolzonello, non si sono fatte attendere stigmatizzando il comportamento aziendale e ritenendo irricevibile il tentativo di far pagare ancora e solo ai lavoratori il prezzo della crisi. La ferma e decisa posizione assunta dalla nostra delegazione ha consentito di riportare la trattativa nei corretti binari, tanto da indurre il Mi.S.E. ad assumere una decisa posizione e a delineare le seguenti determinazioni:
1 -mantenimento dei tre siti produttivi attraverso la presentazione di un piano industriale che non sia solo la rappresentazione delle sole convenienze aziendali
2- individuazione di un percorso con il Ministero del Lavoro teso al sostegno al reddito (CIG IN DEROGA)
3- convocazione della proprietà (Bain Capital) anche attraverso azioni diplomatiche finalizzate a capire le reali strategie della proprietà
4- definizione di una tempistica per la presentazione di un piano industriale (4-5 settimane)
Si è deciso inoltre con il vicepresidente Bolzonello, una riunione tecnica da effettuarsi nella giornata del 18 c.m. allo scopo di attualizzare e rilanciare il protocollo d’intesa, condizione fondamentale per dare vantaggio competitivo allo stabilimento di Orcenico.
Filctem-Femca-Uiltec
Pordenone
“Se pensate di farci perdere del tempo venendo a dirci che avete l’intenzione di chiudere uno stabilimento avete sbagliato tutto ed è meglio che torniate a casa.”
E’ in questo modo che Sonego ha preso la parola rivolgendosi al magement di Ideal Standard prima ancora che il rappresentante del MISE aprisse la riunione.
Gli esponenti aziendali hanno quindi illustrato lo stato dell’azienda senza peraltro riuscire ad indicare una strategia in grado di risolvere i problemi del Gruppo e quindi rassicurare il lavoratori.
“E’ fortemente consigliabile che il management sfrutti le settimane che ci separano dal prossimo incontro per proporre una strategia in grado di affrontare i problemi industriali del Gruppo. C’è la sensazione che il management non sia consapevole che ci sono seri problemi industriali che vanno risolti industrialmente e non con finzioni.”
Lodovico Sonego
11 giugno 2013
ore 11.08: in attesa che si compongano le delegazioni….
ore 11.13: per l’azienda sono presenti il Dott. Gelsomino, l’Ing. Antetommaso ed il nuovo a.d. del commerciale
per le istituzioni sono presenti il Sen. Sonego, il Deputato Zanin, il Vicepresidente della regione Friuli Venezia Giulia Bolzonello, il Sindaco di Trichiana, l’assessore Donazzan della regione Veneto, la Sen. Spilabotte in rappresentanza di Roccasecca.
Per le organizzazioni sindacali tutte le RSU, i Seg. Territoriali e le Segr. Nazionali
ore 11.30: interviene in premessa il Sen. Sonego che intima all’azienda che se si è presentata al tavolo per chiudere qualche stabilimento non lo accetteremo mai
ore 11.34 : l’Ing. Antetommaso presenta una serie di slide per rifare la crono storia produttiva e commerciale dal 2008 ad oggi attraverso la crisi ed i vari accordi fin qui siglati. Dal 2008 ad oggi il mercato della ceramica in italia è calato del 54%. Nonostante i C.D.S. l’azienda ha continuato a perdere mercato e fatturato. Abbiamo internalizzato completamente la logistica facendo un contratto per dodici anni rinnovabile di altri sei per la piattaforma di Bassano Bresciano con decorrenza 1 luglio, con tutto personale interno.
ore 11.53 : Colombini e Rizzo intervengono a contestare la presentazione sui dati di bilancio che per l’industriale grazie ai c.d.s. hanno avuto dei benefici.
ore 12.oo : prende la parola il nuovo responsabile commerciale che illustra la situazione del mercato che si stà orientando verso l’economico. La ceramica viene sostituita da altri materiali. Abbiamo fatto molti investimenti sulle vendite anche superiori di quanto previsto dall’accordo del 2009. Negli ultimi due anni abbiamo lanciato sul mercato alcune nuove serie di ceramica sanitaria che stanno riscontrando un discreto successo. Vogliamo incrementare quote di mercato nel prossimo futuro focalizzandoci su hotel e sanità e contattando le grosse imprese di costruzione, con azioni capillari sui cantieri con gli installatori.
ore 12.20 : Antetommaso ribadisce che la situazione fin qui descritta e la precaria situazione finanziaria porta ad avere ripercussioni sulle fabbriche, alla fine dell’anno senza i c.d.s. la situazione peggiorerà ulteriormente aumentando il costo pezzo e quindi dobbiamo riorganizzare le attività produttive. Le ipotesi sono: 1- trasferire volumi dall’estero 2- ridimensionamento dei tre stabilimenti 3-ammortizzatori sociali CIG in deroga 4- part-time per tutti i dipendenti del gruppo 5-chiusura di uno stabilimento 6- vendita di uno stabilimento ad un Imprenditore.
ore 12.34 : le Seg. Nazionali commentano le 6 ipotesi ribadendo che necessita un piano industriale che ancora non c’è
ore 13.oo : Bolzonello interviene dicendo che queste ipotesi non sono un piano industriale ma sono semplicemente dati che potrebbero andar bene per qualsiasi azienda del settore, attendiamo quindi un piano industriale serio che deve scartare completamente l’ipotesi della chiusura di uno stabilimento. Attendiamo quindi un piano serio per iniziare a discutere.
ore 13.05 : l’on. Sonego incalza pesantemente l’azienda, queste ipotesi presentate non salvano ne il capitale ne i lavoratori. Questo è un problema industriale che si risolve con un vero piano industriale e non con delle ipotesi della serie ” speriamo che me la cavo”!!
ore 13.11: l’assessore “lavoro” regione Veneto, dichiara che la presentazione dell’azienda dice che secondo IS, l’Italia non è in grado di acquistare prodotti e che quindi l’azienda non giudica importante la propria rete italiana. Inoltre chiede se IS non ritiene che l’Italia possa divenire produttrice per l’estero (visto che altri mercati sono in crescita).
ore 13.16: le RSU di Orcenico chiedono che sia subito tolto il punto che prevede la chiusura di siti, per dare poi tempo e impegnarci tutti per trovare assieme una soluzione.
ore 13.26 : Gelsomino ammette che questo non è un piano industriale ma un piano strategico.
ore 13.30 : Dott. Castano rappresentante del ministro: il governo farà una richiesta formale diplomatica per convocare la proprietà, il governo è determinato a lavorare per trovare una soluzione che preveda il mantenimento di tutte le fabbriche. Il governo ha messo a disposizione grosse somme da destinare a ristrutturazioni pubbliche e private e quindi I.S. deve entrare in questo mercato. L’azienda si è presa 4-5 settimane di tempo per presentare un piano industriale ed in questo periodo approfondiremo con il ministero del lavoro per dare coperture economiche ai lavoratori.
ore 13.49: L’INCONTRO E’ TERMINATO, SEGUIRA’ COMUNICATO SINDACALE
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